Iscritto nel 2023 (18.COM) nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità
1.1 Descrizione dell’elemento
La pratica del canto lirico in Italia è un modo di cantare fisiologicamente controllato che intensifica la potenza vocale in spazi acustici come auditorium, anfiteatri, arene e chiese. Eseguito da persone di tutti i sessi, è associato a specifiche espressioni facciali e gesti del corpo e prevede una combinazione di musica, teatro, interpretazione e messa in scena. I cantanti sono identificati dall’estensione e dal colore della voce e sono divisi in diversi registri vocali (tenore, baritono, basso, soprano, mezzosoprano e contralto). Le conoscenze e le abilità relative alla pratica del canto lirico vengono trasmesse oralmente da maestro ad allievo, attraverso esercizi vocali e l’introduzione graduale di diversi repertori e stili musicali. Anche le esibizioni in recital, scuole di canto e laboratori contribuiscono alla trasmissione della pratica, così come l’educazione formale nei conservatori e nelle accademie. Inoltre, l’inizio di una stagione lirica coincide spesso con festività e cerimonie locali. La pratica promuove la coesione collettiva e la memoria socioculturale, ed è strettamente connessa ad altri elementi culturali, come gli spazi acustici e la poesia. Dipende anche ad altre professioni come il design scenico e delle luci, la sartoria dei costumi, la scenografia e il trucco. Mezzo di libera espressione e dialogo intergenerazionale, il suo valore culturale è riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
1.2 Localizzazione geografica e raggio dell’elemento
La comunità patrimoniale che detiene l’elemento è diffusa su tutto il territorio nazionale, comprendendo tutte le regioni italiane, in particolare nelle città in cui si trovano Licei, Conservatori, Accademie di musica, nonché spazi storici come i teatri Fondazioni Lirico-Sinfoniche, Teatri di Tradizione ed altri luoghi tradizionali.
L’elemento, originatosi inizialmente nell’Italia centrale e qui concentrato, si è poi diffuso al nord e al sud della penisola italiana, in concomitanza con l’evoluzione linguistica. Successivamente, a partire dalle migrazioni degli autori e poi del pubblico, l’elemento si è diffuso e sviluppato a livello internazionale tra il diciottesimo ed il ventesimo secolo.
Le aree sopra citate possono essere considerate veri e propri luoghi deputati per la concentrazione, frequenza degli spettacoli e delle attività culturali correlate. Sono fondamentali per la comunità per rafforzare il senso di appartenenza e la vitalità dell’elemento attraverso la sua continua espressione e tutela.
1.3 Dominio (i) dell’elemento
- Conoscenze e pratiche relative alla natura e all’universo;
- tradizioni ed espressioni orali;
- arti performative;
- pratiche sociali, eventi rituali e festivi.
Il Comitato Intergovernativo, con decisione 18.COM 8.B.37 iscrive La pratica del canto lirico in Italia nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità